BORGHI COLLINARI DELLA SPEZIA

Tempo di lettura: meno di 1 minuto

Le colline che circondano la città della Spezia e che si affacciano sul Golfo dei Poeti sono punteggiate da antichi paesi, a volte ormai inglobati nella metropoli.
Un percorso immaginario ci porta dalla parte più orientale dell’arco del Golfo, da Campiglia, Biassa e Cadimare, quest'ultima posta sulla costa, per poi passare da Fabiano Alto. Menzionato per la prima volta nel 1059, custodisce oggi la chiesa dedicata a Sant'Andrea, in origine di proprietà dei monaci di San Venerio del Tino. Interessante è anche il santuario della Madonna dell’Olmo, a cui erano attribuito fatti miracolosi, in posizione dominante rispetto al resto del paese.

Proseguendo verso nord si arriva a Felettino, citata in diversi certificati dal 950 al XIII secolo, con un importante edificio religioso, dedicato a San Vittore e San Michele risalente a prima del Mille e situato posto all’interno del castello di Isola. Nel 1173 venne eretta una struttura ospedaliera dedicata a San Giacomo Apostolo e destinata alle cure dei pellegrini. Il borgo conserva oggi una struttura medievale, caratterizzata da strade lastricate, archivolti e gallerie. La chiesa del paese, dedicata a Sant'Anna e inaugurata nel 1986, è in stile moderno. Più in alto sorge la chiesa di San Giacomo Apostolo, da dove si gode un magnifico paesaggio.

Nei pressi della città, si trovano invece La Chiappa e Rebocco. La prima è racchiusa tra l’antica Porta Genova e l’ex Polveriera Lombacca, inserita in un meraviglioso contesto naturale, caratterizzato dalle colline di Sarbia, Stra e Marinasco, con la villa dei marchesi De Nobili e un oratorio ottagonale del XIX secolo costruiti in onore di San Bernardo Abate.

Rebocco ospita la grotta della Madonna, così chiamata per una grande stalagmite simile a una statua della Madonna con Bambino. Nel promontorio di Vivera sorge invece l’antichissima basilica di San Brizio, più tardi danneggiata dai lavori militari.

Sulle colline a nord della Spezia si trova Marinasco, con la pieve dedicata a Santo Stefano, menzionata nel 950, considerata il suo gioiello architettonico, la matrice di quasi tutte le parrocchie della Spezia. Più volte restaurata, nel XVIII secolo, furono apportati consistenti variazioni alla struttura originaria.

Proseguendo verso la Val di Magra, si trova un'altro importante edificio religioso: la chiesa di san Michele Arcangelo, oggi sconsacrata, citata per la prima volta nei documenti della chiesa di Luni del 1470-71. Pegazzano, donato da Niccolò Fieschi a Genova, era ricco di reperti funerari delle antiche popolazioni liguri, che testimoniavano l’importanza viaria del territorio.

In direzione di Lerici si trova Pitelli. Il suo nome deriverebbe da "pitti", che in dialetto significa "tacchini", oppure dai piti, che in epoche remote erano gli antichi soldati celti. In passato vi era un'importante ospedale, più tardi danneggiato dal mare e trasformato in stabilimento militare. Nel XVIII secolo venne eretta la chiesa dedicata a San Bartolomeo Apostolo.

Infine Migliarina, in epoca romana importante zona di passaggio tra Luni e la Liguria, ospitava un interessante porto e la pieve di San Venerio, dedicata in onore del monaco eremita dell’isola del Tino, eletto in seguito patrono del golfo della Spezia. La chiesa, un tempo isolata nella campagna di Migliarina, si trova oggi nel quartiere della Pieve, nei pressi della Spezia. Nel 1160 venne eretto nella cittadina l’ospedale di San Giovanni Battista, destinato alla cura dei pellegrini. La chiesa attuale, in stile neogotico, venne edificata nel 1926 e inaugurata al pubblico nel 1933.